L'HoloMeeting 6
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Ecco l'HoloMeeting del 28 maggio 2005, a Lodi, nel laboratorio di Luca!

Questo è il report del primo incontro degli amici di HoloLaser.
Purtroppo il vecchio gruppo ospitato da Yahoo Gruppi è stato chiuso.

Per la visualizzazione di tutti i "filmini" (realizzati con la macchina fotografica) ti serve il codec DivX.

L'appuntamento è per le 9:00 ma alle 8:30 ci sono già Ferruccio e Mauro; poi iniziano ad arrivare gli altri ... per le presentazioni aspettiamo la foto ufficiale, che quest'anno verrà scattata davanti ad un LASER bianco ....

Ferruccio ci ha mostrato subito alcuni sassi incisi, o meglio, fusi, con il suo CO2 da 50 W montato su un plotter adattato.

Questo raffigura la foto, adattata al tratto, di sua figlia.

Questi altri sassi riportano una faccina.

Abbiamo atteso fino a dopo le 9:30 che arrivasse Fabio (NickName: McGiver) con le sue macchine di Tesla (tra l'altro, è il primo HoloMeeting in cui appaiono macchine che nulla hanno a che fare con i LASER) e Luca, che è venuto a prenderci.

Luca ci ha mostrato dapprima il capannone dove lavora e, poi il capannone, dall'altra parte della strada, dove gioca ... ;-)

L'HoloMeeting è entrato nel vivo!

Ci attende subito un ALC68C multilinea ad Ar da 4 W ...

... con il relativo alimentatore.

Quando davanti al fascio viene posto un reticolo di diffrazione, appare tutto lo spettacolo di questo LASER: emette 6 linee nel verde/blu/viola. Sullo sfondo si vede l'HeNe da 60 mW.
Cristiano dice: "Voglio un multilinea"!

Poi viene il momento del Nd:YAG Coherent da 70 W continui. È stato recuperato da una azienda che lo usava per marcare il fondo delle pentole. Ora è tutto disallineato e richiederà parecchie ore per metterlo a punto. Notate la dimensione dell'alimentatore!

Qui sotto puoi vedere il dettaglio della cella che contiene la barretta di Nd:YAG e la lampada a scarica per il pompaggio.

Purtroppo in mattinata non si riesce ad accendere la lampada: dopo alcuni controlli, l'alimentatore va in protezione e segnala un guasto.

È il momento del LASER a rubino di Cristiano. Ha avuto la fortuna di avere in regalo una barretta con le estremità già specchiate ed ha progettato e costruito tutto il resto. Qui di seguito trovi il link al suo sito, o meglio, alla pagina dedicata al LASER a rubino; infatti Cristiano (come anche Carla) è appassionato anche di piante carnivore. Oggi è la prima volta che questo LASER viene mostrato in pubblico: bisogna scriverlo, così questa celebrazione resterà per i posteri.

Viene subito smontato l'alimentatore per curiosare all'interno. Sopra all'alimentatore si nota la testa.

Ovviamente, anche la testa viene aperta per mostrare i collegamenti delle lampade. Ogni lampada, nel momento della scarica viene attraversata da una corrente di circa 800 A per la durata di circa 300 microsecondi

Qui sotto si vedono sul retro dell'alimentatore le 4 bobine per la formazione della forma d'onda della scarica le lampade flash. Ci si sofferma brevemente in una disquisizione sul rumore che le lampade emettono durante la scarica: si va da "toc" a "pof" in dipendenza della realizzazione delle bobine.

Si scattano un po' di lampi con il rubino (il rumore che emette è "pof"): qui puoi vedere una breve sequenza con un lampo.

È il momento in cui viene acceso (lo sarà in seguito molte volte) il trasformatore di Tesla di Fabio. Se vuoi approfondire l'argomento clicca qui per vedere il suo sito.
Si può notare l'avvolgimento secondario avvolto su un tubo, l'avvolgimento primario avvolto a spirale alla sua base e il toroide in cima al secondario per l'accordo dello stesso.

Se clicchi qui puoi vedere il Tesla in funzione: quando è acceso emette delle scariche elettriche lunghe circa 1 metro (la tensione stimata è di circa 1.000.000 di Volt) e un fracasso infernale (nel filmino non rende)! Carla ha detto più volte, riferendosi a Fabio, "Ma quello è fulminato"! Forse ha ragione ... ;-)

Dopo il Tesla, ma in realtà tutto si svolge contemporaneamente, viene acceso il tubo multilinea ad Ar/Kr a luce bianca da 3W. I due tubi verdi che si vedono sono quelli dell'acqua di raffreddamento. Eh già, questo LASER per emettere 3W di luce ne assorbe ben 15 kW (sì, hai letto bene: quindici kiloWatt)!

Si effettuano alcuni esperimenti di "bruciatura del capello". Si ringrazia Carla per la fornitura di capelli destinati alla scienza e al divertimento!

È arrivata l'ora del pranzo: andiamo in un ristorantino vicino al capannone: i più si fanno una pizza. Fabio dapprima e Carla poi cercano invano di distruggere il cavallettino della mia macchina fotografica ...

Dopo aver pranzato si torna subito nel capannone di Luca per continuare a giocare con i LASER.

Ferruccio vuole una foto con la raggiera di luce che sembra emessa dal cuore, quasi fosse un santo!

Si continua a giocare con il LASER bianco: è affascinante! Emette ben 9 linee dal rosso al al viola passando dal giallo al verde e al blu. Veramente spettacolare!
Cristiano continua a ripetere: "Devo possedere un multilinea"!

Finalmente la foto di gruppo! Purtroppo si è esagerato con la macchina del fumo, gentilmente portata da Gianpietro.
Veniamo all'elenco dei partecipanti (a partire dal fondo): Luca Galbiati (che ci ha ospitati e che ringrazio a nome di tutti), Mauro Melotti, Delfina (la moglie di Luca), Ciro Castoldi, Cristiano Perrucci, Carla (un'amica di Cristiano), Gianpietro Grossi, Ferruccio Fabbri, Fabio Bragonzi (in arte, McGyver) e io, Alberto Marturini.

Finalmente il LASER bianco viene aperto! Si notano i due tubi grigi per l'acqua di raffreddamento, sul retro il grosso serbatoio che contiene il gas di riserva e sulla destra, i filtri dicroici che separano la luce nei vari colori.

Si torna nella stanzetta dove è alloggiato il LASER ad Ar da 4 W. Sono in corso le misure di potenza su un gruppo di LASER ad Ar da circa 50 mW che Cristiano ha comprato, usati, in Germania.

Cristiano ci fa vedere come il suo LASER a rubino sia in grado, se focalizzato, di forare una lattina di alluminio.

Ho fatto, a casa, una foto ad un frammento di alluminio bucato. Il piccolissimo foro è visibile nella parte alta, tra le due lettere "D", ed è illuminato da dietro tramite un fascio di fibre ottiche.

Ogni tanto viene acceso il tubo da 4 W. Non si può tenerlo acceso per lunghi periodi perchè dalle due ventole di raffreddamento esce aria decisamente calda: abbiamo misurato ben 175 gradi (bisogna pur dissipare da qualche parte i 7 KW che assorbe)! Fa un caldo terribile: sono costretto a togliermi la camicia perchè sto morendo (ecco: l'ho detto io, prima che qualcun altro lo facesse notare)!

Nel frattempo alcuni sono partiti per tornare a casa: siamo rimasti Luca, Fabio, Cristiano, Carla e io.

Vogliamo riprovare ad accendere il Nd:YAG. Dopo alcune prove e ragionamenti concludiamo che il guasto probabilmente risiede nella lampada. Smontiamo quindi la cella con lampada e barretta e scopriamo che la lampada è scoppiata. Non resta che sostituirla con un'altra, già usata.

Cristiano ripete per l'ultima volta: "Voglio un multilinea"!

Alle 20 decidiamo di lasciare libero Luca: io, Cristiano e Carla partiamo mentre Fabio sta riponendo in macchina il suo Tesla.

Sono quasi a casa, alle 20:45, quando mi telefona Fabio. "Sai di chi è quella bustina gialla con dentro una macchina fotografica"?
Ribatto: "No, non lo so ... ma non eri partito anche tu"?
"Sì, sì, parto adesso ... ciao".

Se qualcuno capita in questa pagina e vuole iscriversi alla mailing-list HoloLASER, clicchi su http://groups.yahoo.com/group/Hololaser/.

 

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Last update of this page: April 17, 2021.

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